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Visus. Mondi senza Tempo – Assisi – a cura di Giancarlo Bonomo e Raffaella Ferrari

Postato il 3 marzo 2025 · Posted in NEWS

Con il patrocinio della CITTA’ di ASSISI

La PRO LOCO di Assisi promuove

Un evento ideato e prodotto da

ECLIPSIS STYLE PROJECT

VISUS. Mondi senza Tempo

ASSISI – PALAZZO DEI PRIORI

Sala ex Pinacoteca, Piazza del Comune

CURATORI: Giancarlo Bonomo e Raffaella Ferrari

PERIODO: 8 – 18 marzo 2025

INAUGURAZIONE: sabato 8 marzo 2025 – ore 18

CON LA PARTECIPAZIONE DEGLI ARTISTI

IGOR DE MARCHI

MICAELA MARTELLANI

MARTINA MICHELIN

LUCIANO NAVACCHIA

SERENA PAOLI

CARLA POGGI

DAVIDE ROMANO

SATOR

RICCARDO TESTA

ORARI DI APERTURA

da lunedì a venerdì: 16 -19

sabato e domenica: 10.30 – 12.30 / 16 -19

info: eclipsisproject19@gmail.com

In collaborazione con

i Club per l’UNESCO di

Perugia, Gubbio e Alta Umbria – Foligno e Valle del Clitunno – Udine

Auxilia Foundation

Partner

Lunardelli vini pregiati

Porfa Solutions

ABSTRACT CONCETTUALE

Nel mistero di un volto sono trascritte le vite presenti e quelle passate nella straordinaria commistione di brucianti passioni, sentimenti mai sopiti, pensieri dominanti oppure inespressi che caratterizzano la totalità dell’Ente umano. La lettura fisionomica del volto rivela le verità della Vita anche quand’esse vorrebbero mantenersi nascoste e segrete, a patto di saper tradurre i segni caratteristici. Se in uno sguardo è racchiuso il Mistero dell’Anima, è altrettanto vero, per sillogismo, che dentro Esso – come scatole cinesi – sono contenuti Mondi interiori senza tempo. Questi ultimi derivano da quell’Immagine originaria, diremmo divina, che ci guida verso il fine ultimo, ovvero la realizzazione compiuta che Aristotele definiva Entelekeia. Mondi che spesso definiamo irrazionali per il semplice fatto che non ne conosciamo i codici interpretativi. Lo stesso discorso vale per gli altri tratti somatici, le posture del corpo, gli atteggiamenti ricorrenti e le scelte del linguaggio. Tutto comunica qualcosa a chi sa vedere ed intendere oltre la visione stessa. Così è anche nell’espressione artistica la quale, pur privata del supporto linguistico e della phoné, nel silenzio attivo mantiene i medesimi indizi semiologici. Nelle opere presentate da questi artisti, siamo chiamati ad attingere non solo al personale bagaglio di esperienze, ma anche a quel Visus metaforico costituito dall’ampio spettro di percezioni intuitive e psicologiche, con necessari riferimenti ai Miti ed Archetipi ancestrali che abitano le pieghe nascoste dell’Inconscio collettivo.

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